Vegliare sull’ordine pubblico, avere compiti preventivi, dissuasivi e repressivi, lottare contro la delinquenza e la microcriminalità, gestire i disturbi legati alla vita quotidiana, essere visibili sul territorio ed essere conosciuti dalla popolazione, gestire, insieme ai competenti servizi comunali, tutte quelle problematiche legate all’aggressività nei rapporti sociali e famigliari con una partecipazione vigile e costante alla vita sociale che ci circonda. La polizia gestisce tutte quelle attività dirette ad assicurare un ordinato e pacifico svolgimento della vita sociale all’interno del suo territorio. Compiti questi riassumibili con il termine di capillarità cioè un’approfondita conoscenza delle particolarità territoriali e socioeconomiche del proprio comprensorio.
La nuova legge sulla collaborazione tra la polizia cantonale e le polizie regionali crea un importante collegamento tra tutti gli attori in materia di sicurezza grazie a un approccio globale e risolutivo istituendo dei comprensori di competenza regionale. Si risponderà così alla necessità di creare in Ticino uno scenario maggiormente coeso della gestione della sicurezza, capace di rispondere con accresciuta efficacia alle attuali sfide e alle necessità di intervento delle forze dell’ordine, attraverso il rafforzamento della collaborazione fra i corpi di polizia attivi nel territorio rispettivamente la riqualificazione e la specificazione del ruolo delle polizie comunali. In conclusione la sicurezza è un patrimonio fondamentale per il benessere e la qualità di vita e si annovera quindi tra i compiti fondamentali di ogni comunità. Di conseguenza le Autorità locali ora potranno contare su forze di polizia strutturate, definendo le responsabilità e le competenze tra Cantone e Comuni, per poter così svolgere il proprio compito al meglio, garantendo una maggiore e qualificata presenza sul territorio, maggiore scambio di informazioni e maggiore coordinamento.
Paola Bagutti,
Municipale del Comune di Massagno